Esame clinico generale del paziente

per il trattamento ortesico degli arti inferiori

Una AFO, una KAFO o KO personalizzata viene realizzata esclusivamente per il rispettivo utilizzatore. La corporatura e lo stato muscolare sono esempi di dati relativi al paziente che vengono comunicati durante l'esame clinico generale. La quantità e la precisione dei dati raccolti hanno un'influenza decisiva sulla funzionalità dell'ortesi.

In questo tutorial online illustriamo tutte le fasi rilevanti per un esame clinico generale del paziente.

Utilizzare il modulo di assistenza generale per annotare i dati del paziente. Questo modulo serve da riferimento di base per il configuratore ortesico per facilitare la comunicazione con il nostro servizio di assistenza tecnica.

Fase 1/2

Determinare il peso corporeo. Devono essere prese in considerazione variazioni prevedibili correlate alla crescita.

Fase 2/2

Determinare l'altezza. Devono essere prese in considerazione variazioni prevedibili correlate alla crescita.

Fase 1/10

Determinare il rialzo x della scarpa (differenza tra l'altezza del tacco A e lo spessore della suola B nella zona delle eminenze della pianta). Misurare A e B e utilizzare la formula x = A - B. Quindi trasmettere il rialzo calcolato su h-Cast. 

C rappresenta un possibile supporto altezza.

Fase 2/10

Se il paziente desidera utilizzare diversi modelli di scarpe, determinare tutte le misure. Se le scarpe hanno solo un'altezza del tacco A e uno spessore della suola B diversi, ma lo stesso rialzo x, annotare i valori massimi di A e B e proseguire con la fase 4. Altrimenti proseguire con la fase 3.

Fase 3/10

Se i modelli di scarpe hanno un rialzo x diverso, ci sono due opzioni:

1. Nell'ortesi è integrata un'articolazione modulare che può essere adattata a diversi rialzi. Questo è il caso dell’articolazione tibiotarsica modulare NEURO HiSWING.
2. Il paziente sceglie un rialzo fisso.

Opzione 1: determinare il valore massimo e minimo del rialzo x dei modelli di scarpa diversi. Calcolare quindi il valore medio. Questo valore è necessario per realizzare il negativo in gesso. Per tutte le altre fasi di lavoro utilizzare il valore massimo del rialzo x.

Fase 4/10

Il paziente si trova su h-Cast. Controllare che il paziente si trovi nel piombino, ad esempio con l'aiuto di un piombino laser. Il piombino deve correre dalla settima vertebra cervicale (C7) lungo il solco intergluteo e cadere al centro della superficie di appoggio di entrambi i piedi. In caso contrario (ad es. a causa di una contrattura unilaterale), il paziente necessita di un supporto altezza. Determinarlo (vedere C nella fase 1) e trasmetterlo su h-Cast. Controllare il risultato.

Nota: se il paziente non riesce a stare in piedi (anche con un supporto), determinare il supporto altezza ad esempio in posizione supina.

Fase 5/10

Determinare il numero di scarpa (S1) misurando la lun-ghezza del piede e utilizzando la formula (lunghezza del piede + 1,5 cm) x 1,5. In caso di lunghezze di piede diverse, annotare il numero di scarpa maggiore.

Fase 6/10

Controllare la posizione di base individuale nel piano sagittale con l'aiuto di un piombino laser. Il piombino deve correre:

  • dal baricentro del corpo;
  • lungo il trocantere maggiore;
  • centralmente attraverso la misura ap all'altezza del ginocchio;
  • fino al terzo posteriore della metà anteriore della superficie di appoggio.

L'articolazione del ginocchio non è un punto di riferimento affidabile per i deficit di estensione. In questo caso, avvicinarsi il più possibile ai punti di fissi di cui sopra.

Osservare se la perpendicolare passa attraverso o davanti il punto di rotazione del ginocchio.

Nota: considerare le differenze di lunghezza dei piedi, se presenti.

Nota: se il paziente non riesce a stare in piedi (anche con un supporto), contrassegnare la superficie di riferimento della perpendicolare (arancione) su una maschera e annotare i valori.

Fase 7/10

Determinare la differenza di lunghezza L. Misurare S1 e S2 e applicare la formula L = S1 - S2. Annotare la differenza di lunghezza L per poterla confrontare nelle fasi di lavoro successive.

Nota: se il paziente non riesce a stare in piedi (anche con un supporto), utilizzare una maschera dotata di marcature e annotare i valori.

Importante! Per una lunghezza di passi simmetrica i rapporti di leva dovrebbero essere identici da entrambi i lati. A tale scopo, in caso di accorciamento funzionale (ad es. a causa di un supporto altezza), è necessario adattare la posizione della linea di rotolamento e della leva del tallone.

Fase 8/10

Quando si produce un supporto altezza, è necessario creare rapporti di leva uguali al lato controlaterale. A tal fine, sono necessari i seguenti passaggi:

- compensare il volume sotto il tallone e nell’avampiede (tratteggio blu);
- realizzare l'arretramento del tallone (tratteggio rosa);
- definire la linea di rotolamento meccanico (j);
- considerare lo spostamento (x);
- considerare il rialzo (x);
- considerare la distanza punta-suolo (y).

Nota: segnare sulla suola interna della scarpa (o su una mascherina) la linea perpendicolare e la linea di rotolamento del piede sano/non colpito e utilizzare i valori come guida per tutte le fasi di lavoro successive.

Fase 9/10

La libertà di movimento nell'articolazione tibiotarsica superiore in estensione dorsale viene misurata a partire dalla posizione di base individuale. Posizionare il paziente tenendo in considerazione la compensazione per la lunghezza delle gambe/il supporto altezza e il rialzo della scarpa su h-Cast. A partire dalla posizione di base individuale misurare la libertà di movimento dell'articolazione tibiotarsica superiore in estensione dorsale.

Nota: se il paziente non è in grado di stare in piedi (anche con un supporto), posizionarlo su una sedia e spingere i piedi all'indietro su h-cast finché il tallone non si stacca dalla piastra.

Fase 10/10

La libertà di movimento nell'articolazione tibiotarsica superiore in flessione plantare viene misurata a partire dalla posizione di base individuale. Posizionare il paziente tenendo in considerazione la compensazione per la lunghezza delle gambe/il supporto altezza e il rialzo della scarpa su h-Cast. A partire dalla posizione di base individuale misurare la libertà di movimento dell'articolazione tibiotarsica superiore in flessione plantare.

Nota: se il paziente non è in grado di stare in piedi (anche con un supporto), posizionarlo su una sedia e spingere i piedi in avanti su h-cast finché l’avampiede non si stacca dalla piastra.

Fase 1/6

Il paziente si trova su h-Cast, le rotule sono rivolte in avanti. Verificare se l'asse della gamba si discosta dalla posizione neutra (vizi di postura).

Fase 2/6

Se è presente uno scostamento in varo, correggerlo per quanto possibile e determinare il il valore stimato con l’ortesi del vizio di postura in varo corretto. Se un vizio di postura non può essere corretto, suggeriamo comunque di utilizzare il campo nel modulo di assistenza generale per documentare il valore stimato. Determinare quindi il vizio di postura massimo in varo massimo senza carico. Se i valori coincidono, è presente un vizio di postura, tuttavia non vi è instabilità.

Nota: se il paziente non può stare in piedi (anche con un supporto), determinare i valori approssimativi in posizione seduta.

Fase 3/6

Se è presente uno scostamento in valgo, correggerlo per quanto possibile e determinare il valore stimato con l’ortesi del vizio di postura in valgo corretto. Se un vizio di postura non può essere corretto, suggeriamo comunque di utilizzare il campo nel modulo di assistenza generale per documentare il valore stimato. Determinare quindi il vizio di postura in valgo massimo senza carico. Se i valori coincidono, è presente un vizio di postura, tuttavia non vi è instabilità.

Nota: se il paziente non può stare in piedi (anche con un supporto), determinare i valori approssimativi in posizione seduta.

Fase 4/6

Misurare l'iperestensione massima nel ginocchio. Correggerla, ove possibile, in modo da raggiungere un angolo del ginocchio fisiologico. Può accadere a volte che a causa di condizioni specifiche del paziente, non sia possibile ottenere l’angolo fisiologico del ginocchio. In questo caso determinare l’iperestensione stimata con l'ortesi (ad es. iperestensione di 4°). Tutti i valori superiori a 0° in direzione di flessione, ad es. una flessione di 4°, rappresentano un annullamento dell'iperestensione e di conseguenza vengono registrati come 0°.

Nota: se il paziente non può stare in piedi (anche con un supporto), determinare i valori approssimativi in posizione seduta. Considerare che gli angoli nell'articolazione tibiotarsica e dell’anca hanno un impatto sull’entità del movimento a livello del ginocchio.

Fase 5/6

Utilizzare il Test di Thomas per determinare la limitazione dell'estensione dell'anca. Il paziente si trova in posizione supina. Appoggiare una mano sotto le vertebre lombari per controllare l'appiattimento della lordosi della colonna lombare.

Posizionare la gamba che non deve essere testata con il ginocchio piegato in modo da flettere l'anca. Sul lato da testare viene misurato l'angolo di flessione dell'anca. Si noti che la limitazione dell'estensione dell'anca stimata con l’ortesi può influire sulla posizione di base individuale nel piano sagittale.

Fase 6/6

Il paziente si trova su h-Cast. Impostare quest'ultimo correttamente tenendo in considerazione tutti i fattori, come la limitazione di estensione dell'anca. Misurare l'angolo del ginocchio. Questo si discosta dall'angolo fisiologico se è presente una limitazione di estensione nel ginocchio e/o nell'anca. Anche i dolori possono portare a uno scostamento.

Nota: se il paziente non può stare in piedi (anche con un supporto), determinare i valori approssimativi in posizione seduta. Considerare che gli angoli nell'articolazione tibiotarsica e dell’anca hanno un impatto sull’entità del movimento a livello del ginocchio.

Fase 1/10

Fase 2/10

Estensione dorsale – stato muscolare 5 e 4
Il paziente si trova in posizione prona, il piede della gamba da testare sporge oltre il bordo del lettino. Con una mano fissare la parte inferiore della gamba senza limitare la funzione muscolare. Con l'altra mano spingere contro il dorso del piede. Fare portare al paziente il piede in estensione dorsale. Se si riscontra uno sviluppo di forza completo contro resistenza forte lo stato muscolare è pari a 5. Se si riscontra uno sviluppo di forza contro lieve resistenza lo stato muscolare è pari a 4.

Fase 3/10

Estensione dorsale – stato muscolare 3
Il paziente è seduto, lascia pendere la parte inferiore della gamba oltre il bordo del lettino. Con una mano fissare la parte inferiore della gamba senza limitare la funzione muscolare. Fare portare al paziente il piede in estensione dorsale. Se si riscontra uno sviluppo di forza contro gravità lo stato muscolare è pari a 3.

Fase 4/10

Estensione dorsale – stato muscolare 2
Il paziente è steso sul fianco della gamba da testare. Posizionare una mano sotto il piede in modo che questo non poggi più sul lettino. Fare portare al paziente il piede in estensione dorsale. Se si riscontra uno sviluppo di forza senza alcuna azione della gravità lo stato muscolare è pari a 2.

Fase 5/10

Estensione dorsale – stato muscolare 1 e 0
Il paziente è steso sul fianco della gamba da testare. Posizionare una mano sotto il piede in modo che questo non poggi più sul lettino. Fare portare al paziente il piede in estensione dorsale. Palpare per rilevare l'eventuale pre-senza di attività muscolare. Se si riscontra un'attività visi-bile/percettibile con un'estensione del movimento incompleta, lo stato muscolare è pari a 1. Se non riscontrano contrazioni, si è in presenza di una paralisi completa e lo stato muscolare è pari a 0.

Fase 6/10

Fase 7/10

Flessione plantare – stato muscolare 5 e 4
Il paziente si trova in posizione prona, il piede della gam-ba da testare sporge oltre il bordo del lettino. Con una mano fissare la parte inferiore della gamba senza limitare la funzione muscolare. Con l'altra mano spingere dal basso contro l'avampiede. Fare portare al paziente il piede in flessione plantare. Se si riscontra uno sviluppo di forza completo contro resistenza forte lo stato muscolare è pari a 5. Se si riscontra uno sviluppo di forza contro lieve resistenza lo stato muscolare è pari a 4.

Fase 8/10

Flessione plantare – stato muscolare 3
Il paziente si trova in posizione prona, e la gamba da testare è flessa. Fare portare al paziente il piede in flessione plantare. Se si riscontra uno sviluppo di forza contro gravità lo stato muscolare è pari a 3.

Fase 9/10

Flessione plantare – stato muscolare 2
Il paziente è steso sul fianco della gamba da testare. Posizionare una mano sotto il piede in modo che questo non poggi più sul lettino. Fare portare al paziente il piede in flessione plantare. Se si riscontra uno sviluppo di forza senza alcuna azione della gravità lo stato muscolare è pari a 2.

Fase 10/10

Flessione plantare – stato muscolare 1 e 0
Il paziente è steso sul fianco della gamba da testare. Posizionare una mano sotto il piede in modo che questo non poggi più sul lettino. Fare portare al paziente il piede in flessione plantare. Palpare per rilevare l'eventuale presenza di attività muscolare. Se si riscontra un'attività visibile/percettibile con un'estensione del movimento incompleta, lo stato muscolare è pari a 1. Se non riscontrano contrazioni, si è in presenza di una paralisi completa e lo stato muscolare è pari a 0.

Fase 1/10

Fase 2/10

Estensione del ginocchio – stato muscolare 5 e 4
Il paziente è seduto, lascia pendere la parte inferiore della gamba oltre il bordo del lettino. Con una mano fissare la coscia senza limitare la funzione muscolare. Con l'altra mano spingere sopra il piede contro la parte inferiore della gamba. Fare portare al paziente il ginocchio in estensione. Se si riscontra uno sviluppo di forza completo contro resistenza forte lo stato muscolare è pari a 5. Se si riscontra uno sviluppo di forza contro lieve resistenza lo stato muscolare è pari a 4.

Fase 3/10

Estensione del ginocchio – stato muscolare 3
Il paziente è seduto, lascia pendere la parte inferiore della gamba oltre il bordo del lettino. Con una mano fissare la coscia senza limitare la funzione muscolare. Fare portare al paziente il ginocchio in estensione. Se si riscontra uno sviluppo di forza contro gravità lo stato muscolare è pari a 3.

Fase 4/10

Estensione del ginocchio – stato muscolare 2
Il paziente è steso sul fianco della gamba che non deve essere testata. Sostenere e sollevare con una mano la gamba superiore. Con l'altra mano fissare il bacino senza limitare la funzione muscolare e la gamba da testare è leggermente flessa. Fare portare al paziente il ginocchio in estensione. Se si riscontra uno sviluppo di forza senza alcuna azione della gravità lo stato muscolare è pari a 2.

Fase 5/10

Estensione del ginocchio – stato muscolare 1 e 0
Il paziente si trova in posizione supina, la gamba da testare è leggermente flessa nell’anca e nel ginocchio e l’altra gamba rimane estesa. Fare portare al paziente il ginocchio in estensione. Palpare per rilevare l'eventuale presenza di attività muscolare. Se si riscontra un'attività visi-bile/percettibile con un'estensione del movimento incompleta, lo stato muscolare è pari a 1. Se non riscontrano contrazioni, si è in presenza di una paralisi completa e lo stato muscolare è pari a 0.

Fase 6/10

Fase 7/10

Flessione del ginocchio – stato muscolare 5 e 4
Il paziente si trova in posizione prona, il piede della gamba che non deve essere testata sporge oltre il bordo del lettino e la gamba da testare è flessa. Con una mano fissare la coscia senza limitare la funzione muscolare. Con l'altra mano spingere vicino al piede contro la parte infe-riore della gamba. Fare portare al paziente il ginocchio in flessione. Se si riscontra uno sviluppo di forza completo contro resistenza forte lo stato muscolare è pari a 5. Se si riscontra uno sviluppo di forza contro lieve resistenza lo stato muscolare è pari a 4.

Fase 8/10

Flessione del ginocchio – stato muscolare 3
Il paziente si trova in posizione prona, il piede della gamba che non deve essere testata sporge oltre il bordo del lettino e la gamba da testare è flessa. Con una mano fissare la coscia senza limitare la funzione muscolare. Fare portare al paziente il ginocchio in flessione. Se si riscontra uno sviluppo di forza contro gravità lo stato muscolare è pari a 3.

Fase 9/10

Flessione del ginocchio – stato muscolare 2
Il paziente è steso sul fianco della gamba che non deve essere testata e la gamba superiore è leggermente flessa. Sostenere e sollevare con una mano la gamba superiore. Con l'altra mano fissare il bacino senza limitare la funzione muscolare. Fare portare al paziente il ginocchio in flessione. Se si riscontra uno sviluppo di forza senza alcuna azione della gravità lo stato muscolare è pari a 2.

Fase 10/10

Flessione del ginocchio – stato muscolare 1 e 0
Il paziente si trova in posizione prona, il piede della gamba che non deve essere testata sporge oltre il bordo del lettino e la gamba da testare è leggermente flessa. Sostenere con una mano la gamba flessa. Fare portare al paziente il ginocchio in flessione. Palpare con l’altra mano per rilevare l'eventuale presenza di attività muscolare. Se si riscontra un'attività visibile/percettibile con un'estensione del movimento incompleta, lo stato muscolare è pari a 1. Se non riscontrano contrazioni, si è in presenza di una paralisi completa e lo stato muscolare è pari a 0.

Fase 1/10

Fase 2/10

Flessione dell'anca – stato muscolare 5 e 4
Il paziente si trova in posizione supina, lascia pendere la parte inferiore della gamba oltre il bordo del lettino. Con una mano fissare il bacino senza limitare la funzione muscolare. Con l'altra mano spingere vicino al ginocchio contro la parte superiore della gamba. Fare portare al paziente l'anca in flessione. Se si riscontra uno sviluppo di forza completo contro resistenza forte lo stato muscolare è pari a 5. Se si riscontra uno sviluppo di forza contro lieve resistenza lo stato muscolare è pari a 4.

Fase 3/10

Flessione dell'anca – stato muscolare 3
Il paziente si trova in posizione supina, lascia pendere la parte inferiore della gamba oltre il bordo del lettino. Con una mano fissare il bacino senza limitare la funzione muscolare. Fare portare al paziente l'anca in flessione. Se si riscontra uno sviluppo di forza contro gravità lo stato muscolare è pari a 3.

Fase 4/10

Flessione dell'anca – stato muscolare 2
Il paziente è steso sul fianco della gamba che non deve essere testata e la gamba superiore è leggermente flessa nell'anca e nel ginocchio. Sostenere e sollevare con una mano la gamba superiore. Con l'altra mano fissare il bacino senza limitare la funzione muscolare. Fare portare al paziente l'anca in flessione. Se si riscontra uno sviluppo di forza senza alcuna azione della gravità lo stato muscolare è pari a 2.

Fase 5/10

Flessione dell'anca – stato muscolare 1 e 0
Il paziente si trova in posizione supina, anca e ginocchio della gamba che non deve essere testata sono leggermente flessi. Sostenere con una mano il ginocchio flesso. Fare portare al paziente l'anca in flessione. Palpare con l’altra mano per rilevare l'eventuale presenza di attività muscolare. Se si riscontra un'attività visibile/percettibile con un'estensione del movimento incompleta, lo stato muscolare è pari a 1. Se non riscontrano contrazioni, si è in presenza di una paralisi completa e lo stato muscolare è pari a 0.

Fase 6/10

Fase 7/10

Estensione dell'anca – stato muscolare 5 e 4
Il paziente si trova in posizione prona, i piedi sporgono dal lettino. Con la mano spingere vicino al ginocchio contro la parte superiore della gamba. Fare portare al paziente l'anca in estensione, assicurandosi che il bacino rimanga sul lettino. Se si riscontra uno sviluppo di forza completo contro resistenza forte lo stato muscolare è pari a 5. Se si riscontra uno sviluppo di forza contro lieve resistenza lo stato muscolare è pari a 4.

Fase 8/10

Estensione dell'anca – stato muscolare 3
Il paziente si trova in posizione prona, i piedi sporgono dal lettino. Fare portare al paziente l'anca in estensione, assicurandosi che il bacino rimanga sul lettino. Se si riscontra uno sviluppo di forza contro gravità lo stato muscolare è pari a 3.

Fase 9/10

Estensione dell'anca – stato muscolare 2
Il paziente è steso sul fianco della gamba che non deve essere testata e la gamba superiore è leggermente flessa. Sostenere e sollevare con una mano la gamba superiore. Con l'altra mano fissare il bacino senza limitare la funzione muscolare. Fare portare al paziente l'anca in estensione, Se si riscontra uno sviluppo di forza senza alcuna azione della gravità lo stato muscolare è pari a 2.

Fase 10/10

Estensione dell'anca – stato muscolare 1 e 0
Il paziente si trova in posizione prona, fare portare al paziente l'anca in estensione, palpare per rilevare l'eventuale presenza di attività muscolare. Se si riscontra un'attività visibile/percettibile con un'estensione del movimento incompleta, lo stato muscolare è pari a 1. Se non riscontrano contrazioni, si è in presenza di una paralisi completa e lo stato muscolare è pari a 0.

Fase 1/5

Attività
Insieme al paziente valutare il suo grado di attività e prendere in considerazione le variazioni prevedibili:

Fase 2/5

1. Paziente deambulante in spazi interni
Il paziente possiede la capacità o il potenziale di utilizzare un‘ortesi per trasferimenti o avanzamento su una superficie piana a velocità di deambulazione ridotta (come dal letto al bagno e viceversa). La durata e il percorso della deambulazione sono fortemente limitati a causa della sua condizione.

Fase 3/5

2. Paziente deambulante in spazi esterni con limitazioni
Il paziente possiede la capacità o il potenziale di muoversi con un'ortesi a velocità di deambulazione ridotta e di superare bassi ostacoli ambientali come il ciglio della strada, singoli gradini o superfici irregolari (come andare da casa a lavoro in autobus e tonare).

Fase 4/5

3. Paziente deambulante in spazi esterni senza limitazioni
Il paziente possiede la capacità o il potenziale di muoversi con un'ortesi a velocità di deambulazione da media a elevata, anche variabile, e di superare la maggior parte degli ostacoli ambientali. Ha inoltre la capacità di spostarsi su spazi aperti e può svolgere attività professionali, terapeutiche e di altro tipo che non espongano l‘ortesi a sollecitazioni meccaniche superiori alla media (come andare da casa a lavoro/fare la spesa e tornare).

Fase 5/5

4. Paziente deambulante in spazi esterni senza limitazioni con capacità elevate
Il paziente possiede la capacità o il potenziale di muoversi con un'ortesi come un paziente deambulante in spazi esterni senza limitazioni (come andare da casa a lavoro/al parco giochi/a fare sport/a fare la spesa e tornare). Date le elevate capacità funzionali, possono verificarsi elevate sollecitazioni da urti, tensioni o deformazioni. Situazione tipica di bambini e sportivi.

Fase 1/1

Misura ap
Determinare la misura ap con un calibro. Misurare sul ginocchio rilassato e leggermente flesso. A partire dalla piega del ginocchio, misurare nell'angolo a destra rispetto all'asse longitudinale della parte inferiore della gamba e parallelamente rispetto alla direzione del movimento.

Nota: per evitare errori di misurazione non utilizzare la rotula come riferimento per la determinazione della misura ap perché la posizione può variare (ad. es. in caso di lussazioni, endoprotesi totali e rotula alta).

Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2023


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